La rottamazione quinquies promette rate più lunghe, rientro dei decaduti e un sistema meno rigido, ridisegnando il rapporto tra contribuenti e Fisco.
Non un’evoluzione ma un modello più flessibile, più ampio, con una maggiore platea di beneficiari. Parliamo della rottamazione quinquies, l’ipotesi di nuova definizione agevolata delle cartelle esattoriali attualmente in discussione in Parlamento per la manovra.
Bisogna ricordare che tecnicamente la procedura va ad incidere sui debiti fiscali iscritti a ruolo riscossi dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader). Abbiamo parlato di un vero e proprio nuovo modello e non di un’evoluzione in quanto verrebbero introdotti regimi meno rigidi sulle scadenze, il rientro dei contribuenti decaduti dalla rottamazione quater e piani di pagamento più lunghi, fino a nove anni.
La struttura è stata pensata per stabilizzare una volta per tutte le entrate del Fisco che ad oggi sono bloccate in cartelle non esigibili. Insomma, si tratterebbe, dal 2016 ad oggi, della quinta grande sanatoria che lo Stato introdurrebbe. Lo schema operativo realizzato, qualora dovesse essere confermato ed approvato dai legislatori, prevede tre pilastri su cui fondarsi. Prima di tutto, il fattore delle rate fino a nove anni.
Nel concreto ciò si tradurrebbe in un massimo di cinquantaquattro rate bimestrali con importi nettamente più bassi rispetto alla quater. In questo modo si renderebbe sostenibile il pagamento sia per le famiglie sia per le Pmi che hanno a disposizione una minima liquidità. Il secondo pilastro è rappresentato dalla riammissione dei decaduti. Questi ultimi sono coloro che hanno saltato una rata della quater e che rientrerebbero in automatico nella nuova procedura.
La possibilità è quindi quella di ripartire da zero senza perdere alcun beneficio. Infine, la protezione dagli imprevisti. Ciò significa che non si decade più alla prima rata che si salta, bensì con due anche non consecutive. L’idea è che ci possano essere ritardi nei pagamenti, temporanei difficoltà o momentanee oscillazioni di reddito. La rottamazione quinquies è pronta ad entrare nella Legge di bilancio, ma cosa devono fare i contribuenti?
Se la procedura sarà confermata basterà accedere al portale dell’Ader per verificare le cartelle interessate e presentare domanda. In quella sede bisognerà indicare se si intende pagare subito in un’unica soluzione oppure in più rate. A quel punto sarà necessario attendere la comunicazione circa le somme dovute da parte dell’Agenzia e procedere con i pagamenti secondo il calendario indicato.
E i decaduti? Per coloro che sono decaduti dalla rottamazione quater, come già accennato, la riammissione nella nuova procedura dovrebbe avvenire in automatico. Nonostante questo, però, sarà comunque necessario presentare una nuova adesione formale.
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