Bere acqua al mattino è davvero utile? Cosa cambia con limone, temperatura e preferendo altre bevande? Tutta la verità.
Bere acqua appena svegli è una di quelle abitudini che si tramandano quasi automaticamente. C’è chi lo fa per idratarsi, chi per dare una spinta alla digestione, chi semplicemente perché “fa bene”. E, in effetti, bere un bicchiere d’acqua al mattino è un gesto semplice che aiuta a rimettere in circolo i liquidi persi durante la notte e a riattivare l’organismo dopo diverse ore senza assumere nulla.

Partiamo sfatando il primo mito: non ha effetti miracolosi sul metabolismo — né accelera il dimagrimento, come spesso si legge — ma resta una pratica utile. Un bicchiere da cucina, circa 200 ml, è più che sufficiente. Ma andiamo ad approfondire di seguito.
Acqua calda o fredda al mattino? La questione della temperatura
Quando si parla di acqua appena svegli, il primo dubbio ricorrente riguarda la temperatura. Da un punto di vista metabolico non cambia nulla: il corpo gestisce l’idratazione esattamente allo stesso modo. La scelta, quindi, è più legata al comfort personale e alla sensibilità dello stomaco. Chi ha una digestione delicata spesso preferisce qualcosa di tiepido, mentre l’acqua molto fredda — soprattutto appena uscita dal frigorifero — può risultare più “aggressiva” nelle prime ore del mattino. Resta comunque una preferenza soggettiva: chi si trova bene con l’acqua fredda può tranquillamente continuare così.
In ogni caso, tutto questo discorso si inserisce in un presupposto implicito: dopo l’acqua, si fa colazione. Un pasto che non andrebbe saltato.
Acqua e limone: mito detox o semplice variante aromatica?
Tra le varianti più popolari c’è quella del limone aggiunto al bicchiere d’acqua. Trova spazio in molte routine “detox”, anche se non esistono evidenze che le attribuiscano proprietà depurative superiori alla semplice acqua. Il limone può dare sapore, nulla di più. È una scelta di gusto, non un trattamento.
Va anche considerato che l’assunzione quotidiana di limone può, nel lungo periodo, irritare chi soffre di gastrite o reflusso e, per questioni di acidità, non è esattamente l’ideale per lo smalto dentale. Ogni tanto può starci; farne un rituale fisso non è necessario (e può essere anzi dannoso).
E se al posto dell’acqua preferissimo qualcos’altro?
Che ci sia chi preferisce iniziare la giornata con un tè leggero o un’infusione non è una sorpresa. Sono bevande valide, purché non zuccherate. L’unica attenzione riguarda il caffè a stomaco vuoto, che può risultare pesante per chi soffre di gastrite o reflusso: meglio spostarlo a dopo la colazione (d’altra parte l’effetto non è immediato quindi berlo subito in realtà non serve a niente).
Diverso il discorso per le bevande tipiche della colazione: latte, bevande vegetali o spremute. Si collocano bene nel pasto del mattino, ma non sostituiscono l’acqua appena svegli. Una spremuta, per esempio, aumenta rapidamente la glicemia: è del tutto normale, ma non ha l’effetto “neutro” dell’acqua. Non è nociva, semplicemente svolge un’altra funzione e appartiene a un altro momento della routine mattutina.
In tal senso, l’acqua resta la scelta più immediata ed equilibrata per iniziare la giornata, non avendo frattanto particolari controindicazioni (nessuna controindicazione, in realtà). Chi preferisce può continuare a berla anche durante la colazione, anche se in quel contesto si tende spesso a cercare qualcosa di più gustoso (e c’è chi, durante un pasto, non vuole bere alcunché).





